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Narrativa

Mi scusi lo SCSI (signorina!)
di Andrea Vallinotto

La tabella che segue riporta le lunghezze massime suggerite dalla SCSI Trade Association www.scsita.org.
Si tenga conto che queste lunghezze danno per scontato una corretta terminazione.

Termine STA Velocità Bus,
MBytes/Sec. Max.
Largh. Bus,
in bits

Max. lunghezza Bus, in metri
Max. num. di
device connessi
Single ended LVD HVD
SCSI-1(1) 5 8 6 (2) 25 8
Fast SCSI(1) 10 8 3 (2) 25 8
Fast Wide SCSI 20 16 3 (2) 25 16
Ultra SCSI(1) 20 8 1.5 (2) 25 8
Ultra SCSI (1) 20 8 3 - - 4
Wide Ultra SCSI 40 16 - (2) 25 16
Wide Ultra SCSI 40 16 1.5 - - 8
Wide Ultra SCSI 40 16 3 - - 4
Ultra2 SCSI(1,3) 40 8 (3) 12 25 8
Wide Ultra2 SCSI(3) 80 16 (3) 12 25 16
Ultra3 SCSI(5) 160 16 (3) 12 (4) 16


Note:

  1. L'uso del termine "Narrow", prima di SCSI, Ultra SCSI, o Ultra2 SCSI è opzionale.
  2. LVD non era stato definito nello standard SCSI originale per queste velocità. Se tutti i device sul bus supportano l'LVD, allora si può portare il cavo a 12 metri. Ciononostante, se anche un solo device sul bus è single-ended, allora tutto il bus passa in modalità single-ended e si devono considerare le distanze della relativa colonna.
  3. Il Single-ended non è definito (cioè supportato) per velocità oltre Ultra (20Mhz).
  4. HVD (High Voltage Differential) non è definito per velocità oltre Ultra2 (40Mhz).
  5. Dopo l'Ultra2 tutte le velocità sono unicamente per bus wide.

Riselezione e terminatori, gioie e dolori.

Due termini che si sentono spesso citare come fonte di problemi sotto SCSI (Parallel, ovviamente) sono la riselezione e la terminazione.
La riselezione è un meccanismo di livello 2 (quindi pertinente il livello Transport Protocols), che non è stato creato per creare problemi, anzi. Va detto innanzitutto che si applica solo ai bus utilizzati in sincrono, sull'asincrono avrebbe poco senso. E` un metodo per tentare di liberare il bus durante le attese lunghe, perché possa essere utilizzato da diversi dispositivi. Si può immaginare il seguente scenario: l'host adapter richiede ad un dispositivo un'operazione, sia questa di lettura o scrittura. La periferica comincia l'operazione, ma questa prende molto tempo (in termini elettronici, ovviamente). A questo punto la periferica decide che, avendo dei buffer a bordo, può usare questi per portare avanti l'operazione e che temporaneamente non ha più bisogno delle attenzioni dell'host adapter: manda quindi un messaggio detto Disconnect Request. Il punto di vista dell'host è questo: manda una richiesta ad una periferica, aspetta un po' e poi questa gli risponde: "Vai a farti un giro perché ci metterò un po'. Ti richiamo io." Quando finalmente la periferica ha completato quella parte di operazione, manda un altro messaggio al quale l'host adapter deve rispondere con un Reselection. A questo punto vengono trasferiti i dati seguenti (o i dati richiesti se si trattava di una lettura).
Qual è il vantaggio di tutto questo? Il bus in generale risulta più scarico, perché i dati vengono trasferiti alla velocità massima sul bus, quando sono disponibili. Aumentano anche le prestazioni nel caso in cui ci sia più di un dispositivo usato contemporaneamente; un esempio classico è la masterizzazione di un CD fatta al volo, con lettura e scrittura parallela.

I problemi che possono sorgere riguardano in genere la cattiva gestione di queste operazioni (che hanno tempistiche delicate) da parte sia degli host adapter ma soprattutto dalle periferiche.
In questo caso, si deve procedere per tentativi, disabilitando la riselezione sulle unità coinvolte nel problema. Di solito si arriva ad una sicura configurazione quando si comprende quali unit` gestiscono correttamente la riselezione e quali no.

La terminazione è forse il punto più discusso e al tempo stesso meno compreso dello SCSI. Presunti esperti asseriscono che si deve terminare ogni periferica, altri giurano che non ne va terminata nessuna, hanno una catena fatta così e funziona. Altri dicono di avere una catena lunga più delle Alpi e che funziona benissimo, ma bisogna terminarla su un solo lato (preferibilmente il versante EST).
La sostanza è che la terminazione è una scienza esatta per il non-funzionamento, ma non lo è quando le cose funzionano: infatti una configurazione scorretta può benissimo funzionare, ma se questo accade è per pura fortuna e prima o poi la fortuna finisce.
La terminazione è necessaria per evitare le interferenze interne, quelle che il bus riceve a causa della sua stessa attività. In genere tutti i bus hanno questo problema: lo Zorro è terminato (con le stesse resistenze usate nei terminatori SCSI passivi), l'ISA è terminato; il PCI non è terminato e le interferenze prodotte vengono attivamente utilizzate (a volte con qualche problema).
Una singola catena va terminata solo DUE volte, all'inizio ed alla fine del cavo e non in altri punti. Di solito uno dei due estremi è l'host adapter e bisogna far riferimento al manuale per vedere come agire per attivare la terminazione. All'altro capo della catena (cioè del cavo) si deve terminare il bus, o con l'ultima periferica, o con gli appositi "tamponi" (detti anche terminatori) che si trovano in commercio. Il secondo metodo è più comodo nel caso in cui il cavo abbia dei connettori inutilizzati oltre l'ultima periferica e si intenda in seguito aggiungerne altre.
Nel caso in cui l'host adapter non sia ad un capo della catena, anche l'altro capo andrà terminato in maniera analoga. Inoltre, dato che il bus va terminato solo due volte, sarà necessario disabilitare la terminazione sull'host adapter. Una nota particolare è da farsi nel caso in cui si usi una catena mista Wide-Narrow: vedi sotto.
Un altro punto sempre poco chiaro riguarda i terminatori attivi o passivi. Senza entrare nel merito della differenza tecnica, i terminatori attivi sono più affidabili e sono necessari per tutti i bus dal Fast (10Mhz) in su. Questo tipo di terminatori necessita di un'opportuna linea di alimentazione detta Termination Power (TRMPWR), che si trova nel cavo. Questa linea deve essere alimentata da uno dei dispositivi in catena (anche l'host adapter stesso); la mancanza dell'alimentazione ai terminatori equivale all'assenza dei terminatori stessi - con le relative conseguenze.


Continua...

AMIGA


Andrea Vallinotto
Studente di Informatica all'Universtità degli Studi di Torino.
Utente e sviluppatore Amiga, programma, quando ha tempo, in C e ARexx.
Collabora come free-lance (senza sapere dove poi atterra) alla rivista francese AmigaNews.
Altri hobby: subacquea e viaggi.

Puoi contattare l'autore scrivendo a:
avallino@diff.org


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Reportage dalla fiera di Colonia '98
Clickboom
Signorina, mi scusi lo SCSI
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Utility ed inutilities per la rete e per Internet
I Love You: cronache del dopobomba
I Love You ed i sistemi nostrani


 


    Indice dell'articolo:

  1. Introduzione
  2. Parte prima: ovvero lo standard dai 50 volti.

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