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Guida alle Cpu
di Paolo Canali


Sommario

Scegliere la migliore CPU per il proprio computer in architettura Intel non è semplice. Piccole differenze nelle sigle e nei nomi nascondono grandi differenze nelle prestazioni, mentre a grandi differenze del prezzo e della frequenza di lavoro non sempre corrisponde un sostanziale aumento della velocità di calcolo.

Foto di famiglia per i processori Intel della serie Pentium II

Quattro dritte

Prima d'iniziare a confrontare le caratteristiche tecniche dei processori disponibili in commercio preferisco darvi quattro informazioni che raramente si possono leggere nelle riviste stampate, o perché lo spazio a disposizione non è sufficiente o perché rappresenterebbero una nota stonata nell'orientamento commerciale di certe testate.

  1. L'evoluzione dei computer in architettura Intel compatibile è dominata dalle esigenze di marketing, poiché i tempi di sviluppo di una CPU sono lunghissimi mentre invece tutti si aspettano di trovare ogni tre mesi un nuovo PC più veloce e più economico.
    Quindi prima di fare un acquisto non è proprio il caso di "trattenere il fiato" aspettando le date di rilascio delle CPU annunciate dai costruttori, perché possono slittare od essere anticipate seguendo decisioni commerciali prese sulla base della competizione.
    Nel mercato dei PC compatibili la serietà è una merce rara: quando il costruttore decide che è il momento giusto per lanciare il prodotto, prende ciò che ha tra le mani in quel momento e inizia a venderlo.
    C'è sempre tempo per correggere gli eventuali errori, e in caso di contestazioni si può sempre dare la colpa al sistema operativo, ai programmatori, al costruttore della scheda madre, agli errori tipografici nell'elenco delle caratteristiche ecc.
    Attualmente solo Intel pubblica periodicamente l'elenco dei difetti noti dei propri processori e delle correzioni apportate silenziosamente ad ogni nuova revisione delle maschere usate durante la produzione. I documenti sono in formato Adobe PDF, si trovano in una posizione seminascosta del sito developer.intel.com e sono redatti in un linguaggio altamente tecnico. Nei processori più "anziani" come i modelli della serie Celeron sono già stati trovati parecchie decine di difetti classificati come secondari, ma dall'effetto tutt'altro che tale: è il blocco del programma o dell'intero computer. Attenzione perciò agli acquisti di processori usati, perché ad esempio una CPU Celeron a 366 MHz prodotta un anno fa non è uguale a quella prodotta oggi.

  2. Se potessimo stabilire le proporzioni degli ingradienti nella ricetta che produce la velocità delle CPU, ci troveremmo di fronte a un dato che per molte persone è sconcertante: secondo la mia stima la potenza di calcolo è composta da 4 parti di frequenza di lavoro/numero di transistor, 1 parte di ottimizzazioni geniali, e 6 parti di architettura del processore.
    Purtroppo l'architettura non si può cambiare, quindi tutta l'attenzione è puntata sulla frequenza di lavoro e sulle sottili differenze tra processori che appartengono alla stessa generazione ma seguono strade diverse per arrivare al risultato della totale compatibilità con il processore a 8 bit Intel modello 8086, classe 1979.
    Per questi motivi la velocità di clock si rivela un pessimo metro di misura quando si pretende di usarla per confrontare le prestazioni di processori che seguono architetture non compatibili tra loro, ad esempio PowerPC e Pentium.

  3. Nei normali PC compatibili il collo di bottiglia che fissa i tempi di reazione del computer è il sistema operativo Windows. Se prendiamo un qualsiasi PC non obsoleto e raddoppiamo, triplichiamo o quadruplichiamo la velocità della CPU non aumentiamo di un solo millisecondo la velocità di apertura e spostamento delle finestre.
    L'unica cosa che cambia è il tempo di elaborazione dei programmi che manipolano grandi quantità di dati, come alcuni (non tutti) videogiochi 3D, i programmi di ray-tracing e quelli di elaborazione grafico/sonora. Quest'affermazione può sembrare in contrasto stridente con quello che la pubblicità racconta, ma è veramente facile da confermare usando una qualsiasi scheda madre con frequenza di lavoro regolabile. Solo scegliendo un sistema operativo più evoluto si possono migliorare i tempi di reazione, e in questo caso il collo di bottiglia diventa nel 99% dei casi il disco fisso.

  4. Entriamo in negozio e ci chiedono di scegliere tra due processori della stessa marca e famiglia: uno ha la frequenza di lavoro di 400 MHz e costa 100000 lire, l'altro funziona a 433 MHz e costa 140000 lire. Quale ci conviene scegliere?



HARDWARE


Ing. Paolo Canali
Progettista elettronico, dirige l'ufficio tecnico di un'azienda leader del suo settore.
Collaboratore esterno di redazione per le riviste informatiche del gruppo editoriale JCE, si occupa di tutto ciò che riguarda l'hardware dei personal computer.

Puoi contattare l'autore scrivendo a:
tecnico@diff.org


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